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NOVICE IZ METLIKE

Občina Metlika gostila prvo pokoronsko izmenjavo otrok iz pobratenih občin Wagna, Ronke in Metlika.

Občina Metlika je v sodelovanju z Društvom prijateljev mladine Metlika od 10. do 13. julija v Kampu Podzemelj gostila prvo pokoronsko izmenjavo otrok iz pobratenih občin Wagna, Ronke in Metlika. Prvi dan jim je dobrodošlico zaželela tudi županja Martina Legan Janžekovič. Izmenjava otrok je prvič potekala v obliki skupnega tabora. Udeležilo se je je 26 otrok in 6 spremljevalcev, vsi pa so med štiridnevnim druženjem navezali nove stike in prijateljstva, hkrati pa dodobra spoznali kulinarične, etnološke in naravne posebnosti Bele krajine. Obiskali so ribnik Prilozje, Šokčev dvor, kjer so izdelali milo, izvir Krupe in letalo DC3 na Otoku. V Belokranjskem muzeju Metlika so imeli ustvarjalno delavnico, v šoli Bistra buča na Radovici pa spoznavali, kako je pouk v teh krajih potekal nekoč. Pri Mojci Kramarič so se preizkusili v peki belokranjske pogače, Metliška folklorna skupina Ivan Navratil pa jih je seznanila z metliškimi folklornimi plesi. Branka Bračika Polak je poskrbela za barvite in modne pričeske otrok, Društvo prijateljev mladine Metlika pa za slastne palačinke. Otroci so v vročih poletnih dneh uživali v kopanju v topli Kolpi, družabnih igrah in adrenalinskem parku Kampa Podzemelj.

Vsem letošnjim spremljevalcem otrok se najlepše zahvaljujemo za njihovo skrb, spremstvo ter zvrhan koš pozitivne energije in dobre volje, ki so jo prinesli s seboj. Trud je poplačan, ko vidiš veselje in srečo v očeh otrok, ki z navdušenjem spoznavajo nove kulture in prijatelje različnih narodnosti ter se tako učijo komunikacije, strpnosti in medsebojnega sodelovanja.

 


NOTIZIE DA RONCHI DEI LEGIONARI

Grande partecipazione, l’8 settembre scorso a Ronchi dei Legionari, per la cerimonia in occasione dell’ottantesimo anniversario della costituzione, ottant’anni fa, della brigata Proletaria, la prima formazione partigiana in Italia.

Un lungo corteo, accompagnato dalla banda della filarmonica Giuseppe Verdi, ha raggiunto il cippo di Salita Doberdò. Qui alcuni brani sono stati eseguiti dal coro giovanile Audite Juvenes. Presenti i gonfaloni dei Comuni, i labari delle associazioni ed anche le rappresentanze sindacali. Una delegazione è giunta anche dalla Slovenia. “L’antifascismo, dobbiamo dirlo e dobbiamo ribadirlo – ha detto il sindaco, Mauro Benvenuto - è un valore di tutti, non solo di uno o dell’altro colore politico. Oggi, più che mai, dobbiamo sempre condividere gli stessi valori e rimanere uniti in una memoria comune che ci deve permettere di riaffermare gli ideali che sono fondamento del nostro vivere civile”. Ha quindi preso la parola il primo cittadino di Doberdò del Lago, Fabio Vizintin, mentre l’intervento ufficiale ha visto protagonista Antonella Lestani della presidenza regionale dell’Anpi che ha promosso l’evento con il patrocinio della municipalità ronchese.

Era il maggio del 1993 quando, con una cerimonia svoltasi allo stadio Lucca, il generale Italico Cauteruccio appose, sul gonfalone comunale di Ronchi dei Legionari, anche allora scortato dalla Polizia locale, la medaglia d’argento al valor militare per l'intensa attività partigiana messa in campo nel corso della seconda guerra mondiale. Allora la cittadina contava poco meno di 8mila abitanti. Ben 175 furono i ronchesi caduti nell’ultimo conflitto mondiale, 147 dei quali militanti nelle file delle formazioni partigiane. Intere famiglie furono coinvolte in questa lotta e la città pagò un prezzo altissimo anche per quel che riguarda le deportazioni, i confinamenti, le centinaia di anni di prigionia comminati a decine di antifascisti ronchesi. Furono in totale 158 i ronchesi deportati nei diversi campi di sterminio, dei quali 75 non fecero più ritorno. Proprio per questi motivi Ronchi dei Legionari aspira ad un riconoscimento ancor più esemplare.

Una proposta è stata avanzata dal sindaco, Mauro Benvenuto, venerdì sera, in occasione della cerimonia per gli 80 anni della costituzione della brigata Proletaria. “Oggi, in occasione di questo significativo evento -  ha detto il primo cittadino - voglio ricordare il sacrificio di moltissime persone, militari e civili, che hanno permesso la liberazione dal regime autoritario nazifascista e lo grido a gran voce, citando parte della motivazione per la concessione della medaglia d’argento, concessa con decreto del Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, con decreto del 27 dicembre 1991, registrato dalla Corte dei conti il 23 marzo 1992. Allora la nostra città contava sì e no 8mila abitanti e non furono pochi quelli impegnati, direttamente o indirettamente, nella Resistenza. Un esempio a livello nazionale che, a parer mio, meriterebbe la concessione della medaglia d’oro.

L’amministrazione comunale – ha proseguito Benvenuto – è pronta ad avanzare questa proposta ed a dare alla città quel riconoscimento che certamente si merita”. Un’idea che è stata colta con grande interesse dai tantissimi presenti l’altra sera a Selz.  Al termine della manifestazione un gradito fuori programma ha arricchito la serata. Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell'Anpi, giunto in regione per alcuni impegni - ha salutato i presenti. “Il senso dell'iniziativa di oggi - ha affermato - è custodire il fuoco di quella memoria che va difesa sempre e mai dimenticata”. Ora bisognerà avviare un iter che non sarà certamente facile. “Ritengo sia di fondamentale importanza, per le giovani generazioni specialmente, che non possiamo lasciare sole e dobbiamo mettere al centro dei nostri obiettivi, mantenere viva, vivace e  militante la memoria di queste persone e degli ideali che le rappresentavano. Dobbiamo mettere da parte l’indifferenza ed i personalismi per non rischiare che l’umanità commetta di nuovo gli stessi errori.